Ambienti

Michele Cossyro nel primo e breve periodo di formazione e di ricerca agisce nell’ambito di una personale Astrazione, che ha dei vaghi riferimenti “Surreal-fantastici“ e “Surreal-naturalistici“ (anni “68-70). Successivamente le presenze costanti nei quadri e nelle sculture di questo periodo sono la luce e i piani scoscesi in bilico, che esprimono inquietudine ed evidenziano un carattere sociale-ecologico. L’attenzione verso l’ecologia e la cultura mediterranea (sempre presenti nella ricerca dell’artista) verrà in seguito espressa e focalizzata nei lavori successivi. Il linguaggio del suo lavoro si esprime attraverso la metafora e a detta della critica a una personalissima “Astrazione fenomenica”. Sono degli anni “70: le metafore sul mare, le bande verticali, gli ami, le carene, i sugheri, le piume, le opere oggettuali, le ambientazioni, le frantumazioni, le disseminazioni e le istallazioni.