Fisarmoniche e Mondi paralleli
L’artista ha sviluppato il suo pensiero, allargando il suo orizzonte pur sempre con grande coerenza: l’immagine, come già negli anni precedenti si frantuma in segmenti, ma ora le asticelle verticali che si dispongono a ventaglio intorno a un perno e che sono della stessa altezza del quadro ripetono più puntualmente l’immagine e, se distese, ricomporrebbero esattamente il quadro. I colori sono vivi, prevalentemente sempre i prediletti dall’artista, i celesti, i blu, i rossi fiamma: tutto si svolge entro un sistema ben programmato di corrispondenze di riscontri tra il quadro e l’immagine frammentata. La luce è sempre l’interesse prevalente e le gettate e le orlature luminose attraversano l’immagine come già nel passato, ma con un’intensità di incontri e di interferenze maggiori. È sempre il gioco della riflessione, dello specchiarsi dell’immagine (spesso l’artista, come abbiamo visto, pone al rovescio dei segmenti specchi reali). Una ricerca originale che si pone tra le più degne di attenzione nel panorama dell’arte contemporanea.
– Palma Bucarelli (1985)