Materia oscura e Pieghe cosmiche
Un segno, dunque, come elemento primario e strutturale, generato dalla forma e generatore a sua volta di spazio: le installazioni a parete site-specific ne modificano sostanzialmente gli assetti e la morfologia, lo contraggono e lo dilatano, ribaltandolo mediante elementi svettanti e taglienti come vettori, sottilmente allusivi, la cui simbologia è legata pertanto alla stessa evoluzione della tecnica e alla ricerca continua della forma, rigorosa, ma non razionale anzi dichiaratamente visionaria anche se sintetica e non narrativa, aperta all’interpretazione e alle proiezioni di chi guarda: stelle esplose e fiori planetari, filamenti fluttuanti e buchi neri, pieghe della materia, cosmologie botaniche, spazi oltre lo spazio, intraspazi ed extraspazi, potenziali universi paralleli, nastri, stringhe e pieghe cosmiche, anatomie planetarie fluttuanti.
Attraverso la peculiarietà della relazione spazio temporale quello che affiora non è altro che la trama dell’esistenza non tanto nei suoi aspetti emotivi o affettivi quanto nella concretezza e vitalità del suo tessuto.
– Patrizia Ferri (2011)